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Sanremo Giovani: monopolio major

9 su 12 finalisti di multinazionali straniere

Contro i monopoli
SANREMO GIOVANI: MONOPOLIO DELLE MAJOR, 9 ARTISTI SU 12 FINALISTI SONO DELLE TRE MULTINAZIONALI STRANIERE. SERVE UN RIEQUILIBRIO.

Si propone una Piazza degli Indipendenti e tante altre azioni a favore delle aziende nazionali della musica

Sanremo Giovani purtroppo prosegue ad essere il presidio delle tre multinazionali della discografia invece di essere un “mare aperto” per le proposte delle nuove generazioni che arrivano dal basso attraverso le autoproduzioni e le proposte delle piccole realta’ musicali. Infatti, su 12 finalisti ben 9 sono nelle mani dirette delle multinazionali, un numero come sempre spropositato. Addirittura, torna ad essere, nuovamente, l’opportunita’ di rilancio di chi ha gia’ avuto attraverso gli obsoleti “talent tv” una grande visibilita’ mediatica invece di andare a scovare in giro per l’Italia giovani proposte realmente innovative e fuori da ogni circuito.

E’ un peccato perche’ si umilia il lavoro di migliaia di piccole realta’ musicali che lavorano ogni giorno all’innovazione della musica del nostro paese e che capiscono benissimo di non avere alcuna chance di ingresso al Festival di Sanremo. Per questo abbiamo chiesto di creare in accordo con la Rai, il Festival di Sanremo e il Comune di Sanremo durante la settimana della kermesse una “Piazza degli Indipendenti” che possa presentare tutta la ricca realta’ delle proposte musicali realizzate in quest’ultima stagione dalle piccole realta’ creative e produttive musicali.

Ci auguriamo altresì’ che il Festival di Sanremo dedichi un’attenzione speciale agli Alluvionati della Romagna e alle sue realta’ culturali e musicali omaggiando in diversi modi i 70 anni di Romagna Mia del grande Maestro Secondo Casadei , un brano che ha tenuto unita tutta la Romagna durante il post-alluvione, che compie quest’anno i suoi 70 anni dopo la sua prima incisione su disco nel 1954, e che e’ uno dei dieci brani italiani piu’ conosciuti nel mondo.

Ci auguriamo anche che durante il Festival di Sanremo vi sia una forte attenzione di fronte al gender gap cosi’ da colmare quel gap che vede , tra i tanti dati, solo 1 artista donna tra i primi 20 posti in classifica, che vede nelle classifiche dei primi 100 di Spotify una percentuale di musiciste pari solo al 15%, con solo l’8% di donne in ruoli da interpreti primarie, che vede secondo Billboard nei primi 100 brani in classifica una percentuale pari solo al 2, 6% di produttrici e che scandalosamente non ha visto anno scorso nessuna donna nei primi cinque posti del Festival di Sanremo. Numeri che devono vedere una inversione di rotta nel prossimo Festival di Sanremo.
L’auspicio e’ che attraverso ospiti, big, collegamenti e tanto altro si possa ritornare a una maggiore quota di artisti e band di aziende nazionali indipendenti del nostro paese, come accaduto nella prima edizione gestita da Amadeus, anche segnalando con scritte in sovraimpressione la presenza di tutta la filiera creativa e produttiva italiana prima della presentazione del brano segnalando le piccole realta’ musicali editoriali e produttive che vi hanno lavorato.
Infine, altrettanto importante, come accade di avere grande attenzione per la diffusione dei brani in radio e tv, di tenere alta l’asticella di attenzione per i live per fare si che nel post Festival di Sanremo non aumentino i cachet a dismisura degli artisti big di Sanremo per una migliore gestione live che favorisca la scena dei piccoli festival che fanno scouting durante tutto l’anno con le piccole realta’ musicali e che possano rimanere fondi per fare festival di due – tre giorni anche con artisti indipendenti ed emergenti e non , come accaduto negli ultimi anni con un pazzesco aumento di cachet, spendere tutte le risorse per un unico concerto di una sera per un big post Festival di Sanremo. Anche armonizzando tale mercato si favorisce la diffusione dei brani del Festival di Sanremo. Incentivando anche le orchestre da ballo, con specifiche azione di sensibilizzazione , ad inserirle nel proprio repertorio reinterpretate per farle conoscere ancora di piu’.
Disponibili a collaborare per una maggiore valorizzazione della scena musicale del nostro paese, restiamo a disposizione, mettendo la nostra competenza, passione, risorse a favore di una kermesse ancora piu’ radicata nel territorio del paese che costruisce la nuova musica del futuro.

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